Il bistrot si trova nel cuore del centro storico genovese, a due passi da Via Garibaldi e Piazza De Ferrari. La ristrutturazione e valorizzazione di questo piccolo immobile, immerso in una zona patrimonio dell’UNESCO, è stata richiesta da una realtà già ben radicata nel territorio: Macelli 44, azienda locale che alleva animali allo stato brado con metodo biologico.
Lo abbiamo fatto ascoltando i racconti di chi era abituato, forse più delle nuove generazioni, a vedere nelle piazze e nelle botteghe la realizzazione della convivenza civica, del rispetto e della sicurezza sociale.
 
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The bistrot is located in the heart of Genoa's historic centre, a stone's throw from Via Garibaldi and Piazza De Ferrari. The renovation and enhancement of this small building, set in a UNESCO heritage area, was requested by a company already well established in the area: Macelli 44, a local company that raises animals in the wild using organic methods.

The peculiarity of this restructuring lies in the historical research which, combined with the stories of the people who live in the neighbourhood and who have seen it change over time, has made it possible to carry out a real philological recovery, starting from the materials and the historical identity of the old city, more precisely of the "Macelli di Soziglia".



Si è compiuto un vero e proprio recupero del patrimonio edilizio, a partire dall’identità storica dei “Macelli di Soziglia” di cui si hanno già manifeste tracce nel periodo Medievale.

In primo luogo si è spogliata la parte interna dell’edificio, che pur avendo avuto da sempre funzione commerciale, aveva subito nel tempo interventi imponenti, rimaneggiati e non legittimati. Ritrovando dunque le stratigrafie murarie che hanno identificato le tecniche costruttive che si sono susseguite nel tempo. Muri in mattoni, ardesia e pietra di fiume, sono stati volutamente mantenuti a vista.

Oltre al consolidamento strutturale, sono stati eseguiti interventi mirati:
- il pilastro centrale, che negli anni '80 era stato demolito per realizzare la soletta in cemento armato, è stato ricostruito in muratura e pietra, a ripristino dei due archi centrali, partendo proprio dal suo antico basamento ritrovato durante gli scavi; è stata anche ritrovata, per una sola porzione del locale, la cantina, che è stata bonificata e progettata impiantisticamente perché in futuro possa essere utilizzata come ulteriore cella di stagionatura;

- il marmo, principale attore delle storiche macellerie di Soziglia, in questo caso è stato pensato customizzato, per poter creare una sorta di monolite, totalmente refrigerato, su cui lavorare e tagliare la carne;

- gli specchi, sono stati installati con una precisa inclinazione, per acquisire una maggior percezione di ampiezza una volta varcato l’ingresso del locale;

Materiali e finiture scelte: ferro, legno, e tutti gli elementi di arredo, dai tavoli, alla cella di stagionatura a vista, alle inferriate e vetrate degli ingressi, ai porta bottiglie, sono stati disegnati e customizzati, adeguandoli alle esigenze del luogo e del tempo.


Si sono inoltre intenzionalmente lasciate visibili parti delle putrelle che reggevano il vecchio solaio in cemento armato. A denunciare il netto segno di un passato, chiaramente inadeguato al contesto esistente.

Il pensiero comune è stato quello di porre un’attenzione particolare al consumo: gli impianti sono stati realizzati per poter essere gestiti e controllati da remoto, consentendo un netto risparmio energetico. L'acqua microfiltrata è stata resa accessibile a chiunque di passaggio.
L'impegno di far riemergere l’identità di questo spazio, rendendolo permeabile e riflesso sulla piazza antistante, con il forte intento di farlo tornare ad essere un luogo d’incontro, un crocevia di culture, come è nell’animo dei vicoli genovesi. E che questo potesse avvenire per tutte le ore della giornata, comprese le ore serali e notturne, in cui le botteghe commerciali sono solite chiudere. Incentivando quindi il passaggio serale e la sicurezza, che per noi è data dall’illuminazione, la convivialità e manutenzione dei luoghi.

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A real recovery of the building heritage was carried out, starting with the historical identity of the 'Macelli di Soziglia', traces of which can already be found in the medieval period.

First of all, the interior of the building was stripped, which, although it had always had a commercial function, had undergone imposing, reworked and non-legitimised interventions. The masonry stratigraphies were found, identifying the construction techniques that had followed one another over time. Brick, slate and river stone walls were exposed.

In addition to structural consolidation, targeted interventions were carried out:
- the central pillar, which had been demolished in the 1980s in order to create the reinforced concrete slab, was rebuilt in masonry and stone, restoring the two central arches, starting from its ancient base found during the excavations; the cellar was also found, for one portion of the room, which was reclaimed and designed in terms of plant engineering so that it could be used in the future as an additional maturing cellar; 
- the marble, the main actor of the historical butcher shops in Soziglia, in this case was customised to create a sort of monolith, totally refrigerated, on which to work and cut meat;
- the mirrors, were installed with a precise inclination, to acquire a greater perception of width once you have crossed the entrance 

Chosen materials and finishes: iron, wood, and all the furnishing elements, from the tables, to the visible maturing cell, to the gratings and glass windows of the entrances, to the bottle racks, were designed and customised, adapting them to the needs of the place and time.

Parts of the girders that supported the old concrete floor were also intentionally left visible. This is a clear sign of the past, clearly inappropriate to the existing context.
The installations were designed to be remotely managed and controlled, allowing for clear energy savings. A plastic-free service was also proposed, making the water micro-filtered and accessible to anyone passing through the square.
The commitment was to make the identity of this space re-emerge, making it permeable and reflected on the square in front of it, with the strong intention of making it once again a meeting place, a crossroads of cultures, as is in the soul of the Genoese alleys. And that this could take place for all hours of the day, including the evening and night hours, when shops are usually closed. Thus encouraging evening passage and safety, which for us is provided by lighting, conviviality and maintenance of the places.





Foto dello stato ante-operam
Planimetria e alzato di progetto
Incarico/ role
progetto preliminare/ preliminary design
progetto definitivo/ detailed design
esecutivo e direzione lavori/ construction menagement

Progetto grafico/graphic project: Stefania Orengo

Ph. Credits: Anna Positano - Gaia Cambiaggi | Studio Campo

Collaboratori/ collaborators
Luigi Gioia, Vittorio Massaro

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